Un atto di solidarietà che conosco molto bene è quello di mia madre verso una vicina di casa. Lei ha dei capelli biondi, degli occhiali rotondi, di statura è alta. Si chiama Anna e ha 84 anni. Appena si sposò fu costretta ad emigrare in Svizzera in cerca di lavoro. Dapprima fece ogni tipo di lavoro e poi, siccome aveva frequentato la scuola di avviamento, diventò infermiera professionale in un famoso ospedale. Non ha figli e da 6 anni è vedova. Mamma la conosce da sempre perché sono vicine 50 anni. Anna era un’amica di scuola di mia nonna Antonietta. Da parecchi anni soffre di artrosi deformante e quindi man mano che va avanti ogni movimento diventa difficile. Ha delle signore che l’aiutano in casa. Soffre di solitudine. Mamma quasi tutti i giorni la va a trovare per farle compagnia. Anna parla della sua vita in Svizzera, delle abitudini, delle usanze, del lavoro ed è felice perché c’è qualcuno che l’ascolta. Quando ha bisogno di fare le puntare, lei si fida solo di mamma, perciò mamma va ogni giorno a casa sua . Questo è un gesto di solidarietà : dare compagnia a chi non ce l’ha!
Il 26 marzo, alle ore 10:30, noi della 1 B, insieme alla 1 D, ci siamo recati all’ “Ostello ”. Appena arrivati, un ragazzo gentile ci ha accompagnato nella struttura; quando siamo entrati, in una stanza c’erano tanti vecchietti soli con problemi e sofferenze, sembravano indifferenti, dormivano e guardavano la tv. Poi alcuni dei nostri compagni si sono avvicinati a Michele, un simpatico vecchietto, che poco dopo ci ha mostrato un piccolo orologio da taschino e ci ha raccontato la sua vita, le sue avventure vissute quando aveva la nostra età. Mentre parlavamo con loro la professoressa Bavuso ci ha fatto il video. Come dono e augurio di Buona Pasqua, abbiamo portato loro una cesta con delle colombe e qualche dolcetto, un cartellone con tutti i nostri nomi e delle poesie che abbiamo letto e molti si sono commossi. In quel momento, ci siamo sentiti un po’ a disagio e allora, con le professoresse, abbiamo deciso di salutarli e,mentre ce ne andavamo, ci hanno chiesto quando saremmo tornati a trovarli.
Questa esperienza è stata molto bella perché ci ha fatto capire l’importanza della solidarietà, che non è bello lasciare le persone sole e soprattutto gli anziani. Pensiamo che gli anziani vadano rispettati sempre perché rappresentano la nostra storia e la nostra cultura; tutto quello che sappiamo ce l’ hanno insegnato loro e quello che noi abbiamo l’ hanno costruito loro.
Bavuso Marianna, Larocca Michela, Nicolò Valeria 1 B
Avete mai sentito parlare di “VALORI”? In classe nostra c’è chi ha risposto “ Sì”, chi, invece, ha detto “No” o “Mai” oppure “Solo a livello economico” o “In matematica”.
E allora : “Che cosa sono i valori?”
Dopo aver tanto conversato e riflettuto, molte sono state le risposte date a riguardo e siamo giunti ad una conclusione unanime e condivisa. Eccola!
I VALORI sono qualcosa di importante per la nostra vita per cui vale la pena impegnarsi, sacrificarsi, lottare…
I valori non si inventano, né si comprano, né si fanno imporre da altri.
I valori si coltivano partendo dal profondo del cuore… sono il terminale dI una persona che , nel suo essere fisico, intellettivo ed emotivo, ha scelto ciò che vale e resta per sempre, difendendosi dalle mode del momento.